Può un uomo integerrimo sprofondare al punto tale da scendere a patti con uomini corrotti, con individui biechi e rotti ad ogni nequizia? Può una persona, peraltro un ex tutore dell’ordine, non battere ciglio nell’anteporre il conio alla giustizia? Quali eventi ed emozioni sono stati alla base del cortocircuito mentale che ha subito Fabio Paleari, l’ex poliziotto creato da Ferdinando Pastori e protagonista del libro Nero Imperfetto? Il libro edito da Edizioni Clandestine, sarà nelle edicole ad Aprile ed a Maggio nella famosa Fiera del Libro di Torino. A causare la discesa di Fabio Paleari negli inferi dell’anima sono state due donne: la moglie Giulia e la sorella Anna. Un suicidio e un omicidio. La scomparsa di queste donne, molto importanti per lui, è stato l’input per trasformare il suo grande cuore in un cuore di tenebra. Straordinariamente simile al personaggio di Nathan Never, Fabio Paleari si dimostrerà capace di un colpo d’ala che lo riscatterà, non servirà a riportare indietro le sue donne ma, forse, basterà, come in un Nero Imperfetto, a salvarlo dalla dannazione. Un libro da non perdere!
Ancora una volta Pastori propone un romanzo forte e crudele, minimalista nella struttura e nella trama, un nero “imperfetto” perché, come spesso accade nella vita, le apparenze ingannano e le certezze crollano. Fabio Paleari, ex poliziotto tutto cervello e intuizioni, come i moderni detective delle serie televisive, viene ritrovato in coma, impasticcato e sanguinante dopo avere rotto tutti gli specchi a testate. Due donne sono scomparse dalla sua vita, sua moglie Giulia e sua sorella Anna. Un suicidio e un omicidio, a distanza di alcuni anni. E il suo mondo è crollato. Perché non è riuscito a proteggerle? Distrutto dal senso di colpa, dagli incubi e dal rimorso, consapevole che il dolore cambia, ma non si allontana mai definitivamente, Fabio perde ogni stimolo, non cerca né trova rimedio alla solitudine, all’indolenza e alla sensazione di inadeguatezza nei confronti della vita. Per guadagnarsi da vivere, e anche un po’ per ingannare il tempo, accetta di lavorare per un mondo corrotto e disonesto, fatto di strozzini, usurai e spacciatori, locali notturni, droga e ragazze dell’Est, dove la sua specialità diventa quella di rintracciare le persone scomparse, ma solo per ricompensa. Senza valutazioni morali, neanche quando si tratta di riconsegnare un innocente al suo carnefice. Perché Fabio la sua vera missione l’ha fallita, e non gli resta altro che sperare di incontrare qualcuno che riesca dove lui non è riuscito. Sarà proprio uno di questi incarichi a fargli nascere dentro la forza di reagire, di scoprire il motivo della sua personale tragedia. Pur sapendo che trovare l’assassino di Anna o il motivo del suicidio di Giulia non cambierà le cose: nessuno tornerà in vita, la narcolessia sarà un continuo tormento, non ci saranno medaglie da appendere al petto di un uomo migliore.
Ferdinando Pastori è nato a Galliate (NO) nel 1968. Vive e lavora a Milano. Appassionato di letteratura americana, soprattutto del minimalismo di Carver e della corrente post-minimalista di B. E. Ellis, Jay McInerney e Leavitt, predilige la struttura narrativa del racconto per l’intensità, la tensione e le emozioni che si possono condensare in un breve testo. Scrive dal 2003 e con Edizioni Clandestine ha pubblicato Euthanasia, Vanishing Point, No Way Out e Piccole storie di nessuno. Nel 2004 si aggiudica il premio “Roma Noir. Autori, editori, testi di un genere metropolitano” con il racconto “Mantis (come una…)”.
Attualmente collabora con il network d’arte indipendente Karpòs. Per maggiori informazioni: http://www.ferdinandopastori.com
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Massimo Bencivenga |